IL PERCORSO ALIMENTARE

 La prima visita

Il primo incontro ha una durata di circa 1 ORA, permette di conoscere le necessità e le abitudini alimentari del paziente.

Comprende una prima fase di conoscenza in cui viene effettuata una precisa anamnesi con visione di analisi del sangue ed ulteriori referti medici (ove necessario) per conoscere in modo approfondito lo stato di salute e quindi poter costruire un piano alimentare che tenga conto anche e soprattutto di eventuali disturbi presenti;

seguono l’anamnesi alimentare, al fine di tener conto delle abitudini alimentari (come mangi, dove mangi, chi cucina, cosa ti piace e cosa no, per individuare gli errori alimentari da correggere e soprattutto per fare in modo che la dieta non sia un motivo di stress, ma una parte integrante del tuo modo di vivere), e la visita strumentale (con bioimpedeziometria, peso, altezza e circonferenze).

Valutato lo stato di salute e le esigenze personali, vengono fissati gli obiettivi da raggiungere nel tempo.

Infine, si elabora insieme una bozza del piano alimentare che verrà consegnato nei giorni successivi alla visita.

Si consiglia:

  • portare eventuali analisi del sangue o diagnosi mediche
  • non praticare attività fisica il giorno precedente e il giorno della visita

Piano alimentare

Il alimentare personalizzato è cucito sul paziente, sulla base delle proprie esigenze e dei proprio obiettivi. Viene consegnato via e-mail, via WhatsApp o di persona, entro 10 giorni dalla prima visita.

Controlli successivi

Successivamente alla prima visita seguono controlli mensili, in cui vengono sempre ripetute le analisi strumentali e, se necessario, viene modificata il piano alimentare prescritto.

VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON BIOIMPEDENZIOMETRIA (con BIA AKERN 101)

La bilancia da sola non serve!

E’ dunque necessaria una premessa: il peso indicato dalla bilancia non ci fornisce informazioni sulla quantità di massa grassa e massa muscolare che abbiamo, né ci indica se siamo ben idratati o se, per contro, siamo in una condizione di disidratazione o ritenzione idrica. E’ semplicemente la risultante della mescolanza di questi fattori. Due persone possono, a parità di età, altezza e struttura ossea, avere lo stesso peso ma avere strutture fisiche completamente differenti tra loro.

La bioimpedenziometria è una tecnica che ci permette dunque di andare a completare e ad affinare le indicazioni fornite dal peso rilevato dalla bilancia.

Si basa su un semplice principio fisico: tutte le strutture biologiche oppongono una forza al flusso di correnti che le attraversa. Dunque, facendo passare lungo il corpo una corrente impercettibile (di bassissima intensità ed alta frequenza), questa incontrerà resistenze diverse a seconda della composizione dei vari distretti corporei.

La misurazione viene effettuata posizionando una coppia di elettrodi sul dorso della mano ed un’altra coppia sul dorso del piede del paziente; gli elettrodi sono collegati, grazie a 4 morsetti, allo strumento di misurazione, il bioimpedenziometro. Il software contenuto all’interno del bioimpedenziometro trasforma le misure elettriche rilevate in dati clinici, sulla base di algoritmi che tengono conto dei valori di riferimento della popolazione, delle misure antropometriche del soggetto (peso e altezza), della sua età e del sesso.

Ma quali sono, concretamente, i vantaggi della bioimpedenziometria e le sue applicazioni?

La bioimpedenziometria permette di accertare, in fase di dimagrimento, che la perdita di peso non sia a carico della Massa Metabolicamente Attiva (BCM) ma esclusivamente a carico della Massa Grassa (FM), per non compromettere così lo stato nutrizionale del paziente ed evitare che l’organismo, come difesa, recuperi in breve tempo il peso perso a causa di un abbassamento del metabolismo basale.

La Bioimpedenziometria è fondamentale in ambito Sportivo

In ambito sportivo, attraverso l’esame bioimpedenziometrico, si può conoscere la composizione corporea dello sportivo ed agire, laddove necessario, per migliorare le sue condizioni generali e le performance atletiche. La bioimpedenziometria, infatti, evita che si manifesti una perdita di massa magra (perdita che si può avere nel cosiddetto overtraining, ovvero un allenamento troppo intenso o troppo prolungato, non sostenuto da un regime alimentare adatto al tipo di lavoro fisico svolto). Permette inoltre di prevenire un eventuale stato di disidratazione, che può provocare considerevoli cali della performance sportiva.

Le misurazioni bioimpedenziometriche, sono dunque fondamentali in ambito sportivo per la programmazione di un corretto allenamento (permettendo una migliore scelta di carichi di lavoro/tempi di recupero) e per la programmazione nutrizionale dell’atleta.

La Bioimpedenziometria è utilizzata per monitorare le fasi della vita

La BIA trova applicazione anche nelle diverse fasi della vita, durante le quali i diversi compartimenti corporei possono subire variazioni importanti. Nell’invecchiamento, ad esempio, si assiste ad una progressiva perdita di massa muscolare, ad una riduzione dell’acqua corporea totale e ad un aumento della massa grassa, soprattutto a localizzazione addominale. Con l’aumentare dell’età si ha inoltre una perdita di massa ossea, fino ad arrivare, soprattutto nelle donne, all’osteopenia e, successivamente, all’osteoporosi.

In conclusione, l’analisi della composizione corporea non solo ci permette di prevenire tutte queste alterazioni, monitorando numerosi parametri, ma ci indirizza, laddove necessario, verso una correzione dello stile di vita e dell’alimentazione, in modo da mantenerci in salute il più a lungo possibile.

SERVIZI OFFERTI:

ELABORAZIONE DI PIANI ALIMENTARI PERSONALIZZATI PER CONDIZIONI FISIOLOGICHE:

  • Infanzia
  • Gravidanza
  • Allattamento
  • Menopausa
  • Terza età
  • Attività sportiva

ELABORAZIONE DI PIANI ALIMENTARI PERSONALIZZATI PER CONDIZIONI PATOLOGICHE ACCERTATE:

  • Sovrappeso, Obesità, Sottopeso
  • Diabete
  • Disfunzioni tiroidee
  • Ipertensione arteriosa
  • Malattie renali
  • Dislipidemie (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia…)
  • Patologie gastrointestinali (gastrite, reflusso gastroesofageo, colon irritabile, disbiosi…)
  • Disturbi del comportamento alimentare (DCA)
  • Allergie e intolleranze
  • Prevenzione e trattamento delle patologie oncologiche